Dietro le foto piu famose

Prendo spunto da un articolo dell'Huffington Post che racconta l'idea di Tim Mantoani. Una idea sempilce in fondo, ma che in me suscita qualche perplessità. 

Tim per cinque anni ha fotografato i suoi colleghi con una polaroid facendogli tenere in mano la loro fotografia piu famosa. Le polaroid 20x24 mostrano con un gusto retrò i 158 fotografi ritratti da Tim e si trovano pubblicate su un libro Behind Photographs: Archiving Photographic Legends. L'intento di Tim era quello di far conoscere il volto di chi ha scattato quelle fotografie entrate nell'immaginario collettivo ma alle quali non sapevamo collegare chi le avesse scattate. Tim ha tentato di colmare questa lacuna. Vedendo però il lavoro realizzato non posso non chiedermi se l'intento è stato davvero raggiunto o se Tim non abbia fatto invece l'operazione al contrario. In fondo secondo me il lavoro, la personalità, il gusto di un fotografo non puo essere conosciuta attraverso una sola immagine realizzata, seppur questa è poi diventata cosi famosa da essere persino iconica di un periodo storico o di un personaggio. Secondo me se da un lato il lavoro di Tim Mantoani è apprezzabile come lavoro documentario esso di fatto ci nasconde la vera identità artistica/fotografica di chi è stato ritratto. Infatti la sintesi di cui è capace una fotografica ora qui in questo caso non è funzionale al messaggio, essa taglia via ossia riduce concellando, ogni informazione sull'autore della foto e ci restituisce dei volti che rimangono comunque anonimi pur associati a quell'immagine iconica.

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